Qualche tempo fa, vi avevamo accennato della possibilità di sistemi di allarmi perimetrali, soprattutto in casi di territori molto estesi ed esposti a furti “particolari”.
Come, ad esempio, i terreni dove ci sono impianti fotovoltaici, eolici e similari.
La protezione perimetrale è per sua natura più soggetta alle avverse condizioni ambientali: temperature troppo basse o troppo elevate, vento, pioggia. Non solo, spesso, capita anche che ci siano interferenze di tipo animale come i volatili o piccoli animale. Da non escludere poi, gli eventuali tentativi di sabotaggio.
Nel momento in cui si decide di installare un impianto di allarme perimetrale, è necessario, pertanto, che i sensori impiegati nelle protezioni perimetrali esterne siano realizzati con tecnologie avanzate che li rendano capaci di svolgere il proprio compito offrendo al massimo grado le caratteristiche di:
– ALTISSIMA PD (probability of detection). La capacità di segnalare un evento di allarme quando davvero esiste l’evento che il sensore è destinato a rivelare.
– BASSISSIMO FAR (false alarm rate). L’immunità a disturbi di qualsiasi tipo.
– BASSISSIMA POSSIBILITA’ DI ELUSIONE/SABOTAGGIO. La capacità intrinseca del sensore di resistere a tentativi di alterazione delle condizioni di funzionamento/comunicazinoe degli eventi.
Esistono svariate possibilità e combinazioni: tutte adattabili alle diverse condizioni. E’ necessario però valutare ogni singolo caso.
Proprio per questo vi invitiamo a rivolgervi a professionisti del settore come noi: questo per studiare, programmare e realizzare il sistema di videosorveglianza attiva più adatto alle vostre esigenze.
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FONTE: www.secsolution.com